News
24/10/2023
Il lusso sta attraversando un momento molto delicato. Ne ho parlato nella newsletter precedente. Questa settimana sono attesi i risultati di Kering e Hermès che probabilmente confermeranno il trend discendente. Tutti i mega brand, in sostanza, sono sottoposti a fortissime pressioni e non riescono a raggiungere i risultati previsti, che sia per la bolla edilizia cinese o per i tassi della Federal Reserve e della BCE. Nei prossimi tempi quindi (e qui si sta parlando di mesi ma forse anche di settimane o di giorni) è probabile che ci saranno cambiamenti catastrofici ai vertici di molti marchi, sia in termini di direzione creativa che di CEO.
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LVMH e i risultati deludenti del terzo quarter 2023
17/10/2023
I risultati del terzo quarter del 2023 (Luglio/Settembre) del gruppo LVMH sono stati piuttosto deludenti, segnando una crescita solo del 9% , che confrontata al 21 % del quarter precedente, in termini di mercato, è un disastro. In particolare il mercato statunitense che aveva avuto una fortissima trazione nel 2022 spingendo i grandi conglomerati del lusso ad aprire negozi in posti come Austin o Nashville si è praticamente fermato. D’altra parte la Cina che ha gravissimi problemi interni che stanno colpendo soprattutto la fascia medio spendente non esercita più il traino di qualche anno fa.
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L’ampio segmento dell’Entry Luxury
10/10/2023
Theory è un brand di origine statunitense ma ora di proprietà di Fast Retaling, cioè Uniqlo che fattura circa un miliardo di dollari l’anno e ha più di 400 negozi in giro per il mondo. La stessa proprietà ha ultimamente anche rilanciato Helmut Lang attraverso una non felicissima collezione disegnata da Peter Do. Da Theory con un pò più di 500 Euro vi potete portare a casa il perfetto suit in lana stretch biellese per esaudire ogni necessità di rappresentanza professionale, ma trovate anche il perfetto tubino nero da mettere sotto il perfetto cappottino nero. Stessa cosa vale per la parte maschile: potete facilmente sembrare eleganti e ricercati non dovendo vendervi un rene.
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Lo stato attuale della moda
03/10/2023
Al momento (ma la fashion week di Parigi non è ancora finita) gli unici che hanno deciso di andare controcorrente sono stati Bottega Veneta e Balenciaga, entrambi non troppo stranamente appartenenti al colosso Kering, oltre a qualche altro marchio di dimensioni molto più contenute. Matthieu Blazy, direttore creativo di Bottega Veneta, uno venuto su alla corte di re Raf Simons, ha deciso di sprofondare le mani nelle misteriose ma immense possibilità dell’artigianato italiano, estraendone ogni volta decine di magici artifici che costruiscono certo, degli abiti non esattamente alla portata di tutti, ma spingono anche a una riflessione sul concetto di Made in Italy che semplicemente nessuno aveva mai fatto prima.
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Il punto sulla Milano Fashion Week
26/09/2023
È evidente che gli effetti della pandemia e della successiva bolla di crescita a due cifre poi arretrata in negativo si stanno facendo sentire. I gossip che hanno girato più vorticosi di un uragano tropicale durante questa fashion week non hanno escluso nessun direttore creativo e lasciano intravedere un inverno di cambi ai vertici o comunque un periodo di instabilità che porterà a cambiamenti profondi. Questa tempesta perfetta che ha spinto i gusti delle persone a trasformarsi velocemente e gli scenari internazionali a incupirsi sempre di più, sta portando una chiara richiesta di cambiamento che però non avviene più nella rilassatezza di qualche anno fa, in cui fare scelte rischiose era possibile, ma in un momento di disorientamento e di caos in cui le soluzioni di salvezza non sono chiare a nessuno.
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Il mondo della moda e la creatività come si relazionano?
19/09/2023
Cathy Horyn è una critica di moda che scrive su The Cut, la sezione dedicata a moda e lifestyle del celebre New York Magazine. Ex corrispondente moda del New York Times, è salita alle cronache per uno scontro aperto con Hedi Slimane ai tempi in cui era direttore creativo di Yves Saint Laurent che aveva smesso di invitarla alle sfilate dopo che lei aveva detto che senza Raf Simons Slimane non sarebbe mai esistito. Cosa peraltro verissima. A causa della sua penna intelligente ma estremamente pungente è stata bandita da moltissime sfilate e alla fine ha dovuto lasciare il New York Times per il molto meno importante New York Magazine.
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I grandi marchi su quali contenuti punteranno?
12/09/2023
Prima di partire ufficialmente con la nuova tornata di sfilate (New York non conta), mi domandavo quali saranno i contenuti su cui punteranno i grandi marchi, cioè che cosa uscirà fuori in termini di trend, di orientamento del gusto. Dopo un 2022 di grandissima crescita, il 2023 ha visto un rallentamento dei consumi legati al tessile/abbigliamento e accessori, soprattutto nei segmenti non ultra lusso. Le cause sono moltissime e complesse, tra guerra in Ucraina e esplosione della bolla cinese dell’edilizia, ma il risultato è che l’accelerazione post-Covid sta scomparendo.
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COME TI VESTI
Mondadori
Siamo spesso portati a considerare la moda qualcosa di astratto, effimero e superficiale, che appartiene in prevalenza al mondo femminile e di cui si occupano perlopiù le riviste di gossip. Dimentichiamo, però, un aspetto molto importante e cioè che la costruzione della nostra identità passa anche e soprattutto attraverso gli abiti. Come ci insegna la storia, la moda non ha solo un valore estetico, ma racchiude significati ben più profondi, sociali e culturali.
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L’ALFABETO DELLA MODA
GRIBAUDO EDITORE
Che cosa accomuna Cher a Orietta Berti? Qual è il legame che unisce moda, mondo digital e influencer marketing? Che cos’ha portato al successo del denim, il tessuto che le classi più povere hanno usato dal Cinquecento in poi, specialmente nel Nord Italia, per cucirsi vestiti che durassero due o tre vite? 26 lettere, dalla A di Adoro alla Z che oggi ritrae un’intera generazione, per un personalissimo sillabario, un abbecedario, forse una mappa stellare per tutti coloro che vogliano orientarsi nel multiverso della moda passata e contemporanea.
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INSTANT MODA
GRIBAUDO EDITORE
Tutti nuotiamo nel grande mare della moda, anche se a volte non ce ne rendiamo conto. Ecco perchè leggendo questo libro, scoprirai che la Riforma protestante e gli abiti della serie televisiva Mad Men sono più vicini di quanto pensi, e che un filo invisibile lega i Sex Pistols e lo streetwear. Capirai che il made in Italy non è un fenomeno solo italiano, e che proprio la moda ha avuto un ruolo fondamentale nell’affermazione dei diritti femminili. Perchè, semplicemente, tutto è moda, e per capire davvero il mondo bisogna prima di tutto osservare come si veste.
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